Olio di semi di canapa: proprietà, controindicazioni e utilizzi
L’olio di semi di Canapa è ricco di proprietà e utilizzi interessanti. In questo articolo ti raccontiamo tutto quello che devi sapere su questo straordinario prodotto.
Olio di semi di canapa: come si produce?
Per ottenere l’olio di canapa si parte dai semi della Cannabis Sativa. Questa nobile pianta ha numerose caratteristiche che la rendono unica. È originaria della Asia ma si è anticamente adattata anche nel continente Americano ed Europeo. Può arrivare a 4 o 5 metri di altezza e ha un ciclo annuale.
Una volta ricavati i semi dalle piante ci sono due metodologie per l’estrazione dell’olio:
- tramite pressatura a freddo
- oppure attraverso l’utilizzo di solventi.
Appena pressato l’olio si presenta di colore verdastro scuro. Dopo essere stato filtrato, il colore diventa un verde molto più chiaro. Il suo sapore fresco ed erboso lascia un retrogusto simile alla nocciola. È un tipo di olio che va consumato a crudo per non perdere le sue proprietà e non è adatto per le fritture.
Quello che rimane dalla spremitura dei semi diventa farina di Cannabis, oggi impiegata sempre più nel settore alimentare industriale e artigianale.
A differenza di altri oli, va incontro a una veloce ossidazione a contatto con l’ossigeno, per cui è importante riporla nel frigo una volta aperta la bottiglia.
Olio di Cannabis: proprietà
L’olio di semi di Cannabis è ricco di acidi grassi saturi 10% e insaturi 90%. Gli Omega 3 e Omega 6, nel rapporto di 3:1, lo rendono un prodotto valido per integrare il fabbisogno di grassi essenziali, cioè quelli che il nostro corpo non riesce a sintetizzare e che quindi abbiamo bisogno di assumere attraverso il cibo.
Inoltre contiene molti amminoacidi, vitamine, fibre, sali e cannabinoidi. L’olio di semi di Cannabis può essere assunto da chiunque, inclusi anziani e bambini.
È efficace per far abbassare i livelli del colesterolo LDL, cioè il colesterolo “cattivo”: basta assumerne 3-4 cucchiai al giorno. Stimola il sistema immunitario rendendolo più reattivo contro i malanni di stagione. Non si conoscono controindicazioni, va assunto con moderazione.
Provalo in cucina, magari con un gustosissimo pesto fresco rivisitato.
Olio di Semi di Canapa: utilizzi oltre a quello alimentare
L‘olio di semi di Cannabis è utilizzato principalmente nel settore alimentare, ma ci sono anche altri interessanti utilizzi. Ad esempio è un combustibile vegetale adatto ai motori biodiesel.
Il ciclo rapido della pianta combinato al fatto che la sua coltivazione non impoverisce il terreno rendono questo carburante ecosostenibile.
L’olio di semi di Cannabis è impiegato, inoltre, nei settori cosmetico e medicale per le sue proprietà anti-age e antinfiammatorie. Per le gambe stanche , per riattivare la muscolatura, per sciogliere una contrattura, o come unguento per mani e corpo. È utilizzato anche come bio solvente nella produzione di vernici e inchiostri.
Come si conserva l'olio di cannabis?
A differenza di altri oli, va incontro a una veloce ossidazione a contatto con l’ossigeno, per cui è importante riporlo nel frigo una volta aperta la bottiglia.
Olio di cannabis è l'olio al CBD?
L'olio di cannabis non ha CBD perché viene prodotto dai semi della cannabis che non ne contengono. È ricco di acidi grassi saturi 10% e insaturi 90%. Gli Omega 3 e Omega 6, nel rapporto di 3:1, lo rendono un prodotto valido per integrare il fabbisogno di grassi essenziali, cioè quelli che il nostro corpo non riesce a sintetizzare e che quindi abbiamo bisogno di assumere attraverso il cibo.
Inoltre contiene molti amminoacidi, vitamine, fibre, sali e cannabinoidi. L’olio di semi di Cannabis può essere assunto da chiunque, inclusi anziani e bambini. L'olio al CBD invece si ottiene dalle infiorescenze della pianta.
Posso usare l'olio di canapa in cucina?
Assolutamente sì, l'utilizzo alimentare è senza dubbio il settore in cui viene di più impiegato.